WOOD HUT: Sostenibilità e Innovazione firmate UniPv

A Sant’Alessio con Vialone, nel Pavese, prende il via un progetto di riqualificazione urbana, i resti del riso daranno vita a una nuova piazza con edifici e negozi. La proposta vincitrice è delle studentesse Sabrina Baidane, Laura Molignani e Martina Oneda, del Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura.

Il Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura (DICAr) dell’Università di Pavia e il Comune di Sant’Alessio con Vialone dall’ottobre del 2019 hanno attivato, attraverso una convenzione, un rapporto di collaborazione finalizzato allo studio di soluzioni progettuali sostenibili e innovative nell’area di proprietà comunale retrostante la sede del Comune.

Le soluzioni progettuali sono state elaborate nell’ambito del Laboratorio progettuale dell’insegnamento di “Organizzazione del Cantiere e Tecnologia degli Elementi Costruttivi” del Corso di Laurea Magistrale a ciclo unico in Ingegneria Edile-Architettura durante l’anno accademico 2019-20 (docente: prof. Daniela Besana). 

Agli studenti, organizzati in gruppi di lavoro, è stato chiesto di proporre, sulla base del quadro esigenziale espresso dal Comune, una soluzione progettuale di rigenerazione urbana per la piazza e l’area retrostante il Comune stesso in grado di offrire servizi per tutte le fasce d’età della cittadinanza: un centro per l’infanzia a sostegno delle famiglie, una biblioteca per i ragazzi, spazi di co-working, negozi di vendita di prodotti locali a km0 e un mercato rionale. 

Le dodici proposte progettuali presentate sono state valutate da una commissione giudicatrice composta da due membri del Dipartimento (Direttore del Dipartimento, Prof. Alessandro Reali e Presidente del CdLM in Ingegneria Edile-Architettura, Prof. Roberto De Lotto) e due dal Comune (Sindaco arch. Ivana Maria Cartanì e Tecnico comunale, arch. Giuseppe Bongiovanni).

Al progetto vincitore composto dalle studentesse Sabrina Baidane, Laura Molignani e Martina Oneda, è stato assegnato dal Comune un premio di 1000€ con la seguente motivazione: “Il progetto ben si inserisce nel contesto territoriale del Comune di Sant’Alessio con Vialone attraverso un interessante disegno degli spazi esterni e del costruito e proponendo al contempo soluzioni innovative e sostenibili”. Contestualmente, altri due progetti, hanno ricevuto una menzione speciale.

Prendere parte a questo concorso è stata per noi un’esperienza molto formativa, che ci ha permesso di conoscere nuove tecniche di costruzione e di rapportarci con figure professionali con le quali non avevamo mai avuto la possibilità di lavorare, in quanto i progetti realizzati fino ad ora erano solo a livello teorico. Nonostante il corso di Organizzazione del cantiere si sia tenuto in un periodo particolare, è stato tenuto in modo coerente e pratico e ci ha dato l’occasione di confrontarci con la professoressa Besana e successivamente con il sindaco Cartanì. Fondamentale è stato certamente lavorare in gruppo, paragonando le idee in modo da trovare la soluzione più adatta. Molto importanti sono state le varie revisioni che si sono svolte durante il semestre, una delle quali è stata tenuta con la partecipazione del sindaco, che ci hanno dato la possibilità di delineare al meglio la nostra proposta. Il fatto di lavorare su un progetto reale e partecipare ad un concorso di idee è stato un punto a favore, che ha contribuito a vedere più da vicino lo svolgimento della fase progettuale e di entrare in contatto con le esigenze di una committenza concreta. Siamo contente di aver dato un contributo alla riqualificazione di una parte così importante per la comunità e di essere riuscite a trasmettere la nostra idea.

Il progetto nasce dall’esigenza del Comune di Sant’Alessio con Vialone di riqualificare l’area della Piazza Vittoria, mediante la riorganizzazione dello spazio esterno, la connessione di esso con l’ambiente e integrandola con la realizzazione di un edificio multifunzione. Si è deciso, per prima cosa, di demolire gli edifici esistenti nella zona a nord della piazza e di mantenere il grande albero, attorno al quale si è sviluppata la riqualificazione dello spazio esterno. Dall’albero infatti, si diramano diverse direttrici individuate dallo studio dei flussi principali, che generano gli spazi verdi e di aggregazione della piazza. Inoltre, si è deciso di rinnovare la pensilina della fermata dell’autobus, integrandola con la casa dell’acqua e realizzandola con un linguaggio che anticipa quello del nuovo edificio. L’idea progettuale dell’edificio si basa sulla ripetizione e l’enfatizzazione del modulo, generando così una struttura formata da sei blocchi comunicanti tra di loro e il complesso comunale. Il linguaggio architettonico si ispira alla tradizionale copertura a capanna, che dona all’edificio un profilo semplice, ma di impatto. Per soddisfare le richieste funzionali sono stati pensati alcuni spazi, aperti ma coperti, in cui il modulo viene svuotato mantenendo solo la struttura e generando dei portali che, insieme al sistema di oscuramento composto da brise-soleil conferiscono dinamicità e carattere all’edificio.

S. Baidane, L. Molignani, M. Oneda

Tutte le proposte progettuali si sono orientate verso soluzioni costruttive innovative redatte con tecnologie e materiali sostenibili, quali ad esempio gli scarti ottenibili dalla lavorazione del riso, lolla e pula e materiali ecocompatibili come paglia e legno secondo i principi di sostenibilità ambientale, sociale, culturale ed economica e della visione circolare del processo progettuale.

Non appena la situazione epidemiologica lo permetterà, è prevista la premiazione pubblica del progetto vincitore all’interno di una Conferenza e giornata di studio sul tema delle tecnologie sostenibili e la mostra delle tavole di progetto prodotte dagli studenti.