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L’ateneo di Pavia, con la sua chiara vocazione multidisciplinare, partecipa a numerosi progetti in ambito di Sviluppo Sostenibile. I progetti prevedono il ruolo di capofila o di partner dei diversi dipartimenti in collaborazione con enti di ricerca italiani e stranieri e importanti aziende di settore.
A seguito di un aggiornamento della mappatura effettuata nell’A.A. 2022/2023, UNIPV è risultata vincitrice – in qualità di capofila o di partner – di ulteriori 8 progetti connessi agli obiettivi dell’Agenda 2030. Complessivamente, quindi, risultano aperti quasi 70 progetti – finanziati principalmente su bandi competitivi a livello nazionale, europeo e internazionale – nell’ambito della sostenibilità, con un valore totale pari a quasi 22 milioni di euro.
A questo nucleo già di per sé ragguardevole, si aggiungono oltre 70 milioni di euro che UNIPV ha ricevuto nell’ambito del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, nel quale un grande risalto è stato dato agli obiettivi di sostenibilità sociale e ambientale, oltre ai finanziamenti che iniziano ad affluire a seguito della partecipazione ai Bandi a Cascata pubblicati da altri Atenei su fondi PNRR in tali tematiche.
PROGETTI HORIZON EUROPE
Nel 2023 sono state approvate tre progettualità nell’ambito del Programma Quadro di Horizon Europe in cui l’Università degli Studi di Pavia svolge il ruolo di coordinatore o beneficiario in partenariato con altre università e soggetti pubblici e privati a livello europeo.
In particolare:
- INPLANTOMICS (PI Prof.ssa Alma Balestrazzi, Dipartimento di Biologia e Biotecnologie “L. Spallanzani”, contributo UE € 197.290,00): La biotecnologia vegetale che sfrutta le tecniche omiche – proteomica, metabolomica e fenomica – promette di affrontare le sfide cruciali della sicurezza alimentare globale e dell’agricoltura sostenibile. Tuttavia, la capacità di utilizzare e applicare le tecnologie “omiche” e la ricchezza di Big Data da esse prodotte non sono disponibili a livello globale. Il progetto INPLANTOMICS, finanziato dall’UE, promuoverà l’eccellenza scientifica e l’innovazione presso l’Università di Sfax in Tunisia attraverso la collaborazione con un forte partenariato europeo. Aprirà la strada alla futura implementazione della prima piattaforma biotecnologica vegetale nordafricana che promuove l’agricoltura sostenibile e un’alimentazione sana. La conoscenza sarà condivisa con un gruppo più ampio di parti interessate, tra cui agricoltori, allevatori, vivaisti e produttori agroalimentari, per migliorare l’impatto.
- ReGreeneration (PI Prof. Roberto De Lotto, Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura, contributo UE € 183.187,50): il progetto riunisce in consorzio pubblico/privato 9 città europee (Parigi, Barcellona, Bucarest, Lisbona, Roma, Lubiana, Gent, Lappeenranta e Segrate) che progetteranno e sperimenteranno insieme, per 4 anni, le cosiddette “Nature-Based Solutions” per rigenerare alcuni quartieri verso la resilienza climatica, la riduzione delle emissioni dei gas serra e l’attuazione di azioni di miglioramento dell’ecosistema urbano attraverso metodi e modelli partecipativi. Il progetto sfrutterà una serie di competenze multidisciplinari che spaziano dall’architettura alla sociologia, dalla progettazione del paesaggio alla natura e struttura dello spazio pubblico, dall’urbanistica all’economia. Tutti i progetti nelle singole città saranno complementari e contribuiranno a creare una conoscenza replicabile su un’ampia gamma di sfide. ReGreeneration si concentrerà dunque su alcuni concetti chiave, a partire dalla creazione di un’analisi territoriale in grado di simulare e pianificare gli scenari evolutivi. L’uso estensivo della metodologia della città “dei 15 minuti”, con particolare attenzione alla mobilità pedonale/verde per supportare la qualità della vita. E più in generale l’integrazione permanente delle sfide di resilienza climatica locale in ogni tappa chiave del progetto.
- RENOVATE (PI Prof.ssa Eliana Quartarone, Dipartimento di Chimica, contributo UE € 140.000,00): La crescita del mercato dei veicoli elettrici ha, come corollario, la necessità di implementare e migliorare il trend di riciclo delle batterie al fine di preservare l’ambiente e sviluppare un’economia circolare che riduca la necessità di materie prime che l’UE deve importare da paesi terzi. RENOVATE mira a sviluppare nuove soluzioni di economia circolare per la catena di valore legata al mercato delle batterie europeo, con la previsione di riutilizzare fino al 100% di alcune componenti e ridurre la porzione di rifiuti a esse legata, contribuendo così alla trasformazione ecologica e digitale e alla competitività dell’economia europea.
- contributo UE € 140.000,00): La crescita del mercato dei veicoli elettrici ha, come corollario, la necessità di implementare e migliorare il trend di riciclo delle batterie al fine di preservare l’ambiente e sviluppare un’economia circolare che riduca la necessità di materie prime che l’UE deve importare da paesi terzi. RENOVATE mira a sviluppare nuove soluzioni di economia circolare per la catena di valore legata al mercato delle batterie europeo, con la previsione di riutilizzare fino al 100% di alcune componenti e ridurre la porzione di rifiuti a esse legata, contribuendo così alla trasformazione ecologica e digitale e alla competitività dell’economia europea.
ALTRI PROGETTI
Di seguito, raccolti per area di studio, sono presentati gli ulteriori progetti di ricerca di cui l’Università di Pavia è capofila o partner.