Piacentini, E. Analisi dell’impatto dei bacini idroelettrici sulle comunità di macroinvertebrati bentonici degli ecosistemi acquatici montani.

Elena Piacentini

Analisi dell’impatto dei bacini idroelettrici sulle comunità di macroinvertebrati bentonici degli ecosistemi acquatici montani.

Rel. Rocco Tiberti. Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Corso di Laurea in Scienze e Tecnologie per la Natura, A.A. 2017/2018.

 

 

 

Abstract

Rispetto alla produzione di energia da fonti non rinnovabili, la produzione di energia idroelettrica presenta numerosi vantaggi ambientali. Tuttavia, le infrastrutture idroelettriche comportano anche una serie di impatti ecologici. In particolare, in ambiente montano, la presenza di dighe può alterare gli ecosistemi acquatici (e.g. alterazione della continuità fluviale, della portata e del trasporto solido, che a loro volta influenzano gli organismi acquatici) minacciando la conservazione delle comunità naturali. L’obiettivo principale di questa tesi è quantificare l’impatto ecologico dei bacini idroelettrici d’alta quota presenti nel Parco Nazionale Gran Paradiso, utilizzando i macroinvertebrati acquatici come bioindicatori. L’impatto ecologico è stato descritto con un approccio comparativo, ossia confrontando le comunità presenti in ambienti interessati dalla presenza di bacini artificiali e quelle presenti in ambienti naturali. Per questo, sono state descritte le comunità di macroinvertebrati presenti all’interno di 5 bacini idroelettrici artificiali (Lago Serrù, Agnel, di Teleccio, di Valsoera e della Balma) e 5 laghi naturali (Lago Dres, Leynir, Ciamousseretto inferiore, Djouan e Nero-Djouan), e quelle presenti a monte (immissario) e a valle (emissario) di tutti i laghi. Il presente studio ha confermato che all’interno dei laghi artificiali la comunità è più povera di organismi e ha minore biodiversità rispetto ai laghi naturali. Tuttavia, anche se la composizione delle comunità macrobentoniche a monte e a valle dei laghi considerati mostra che le comunità degli immissari sono differenti da quelle degli emissari, questa differenza non sembra dipendere dal tipo di lago, i.e. artificiale o naturale. Il fatto che nei torrenti non sia stato rilevato un impatto significativo della presenza delle dighe può essere attribuito a una maggiore resistenza delle comunità lotiche che non risentirebbero della presenza delle dighe, o al fatto che il disegno sperimentale potrebbe essere insufficiente per rilevare l’impatto. Tuttavia, è chiaro che i macroinvertebrati degli ambienti lotici rispondono in modo eterogeneo alla presenza delle dighe. Limitatamente agli impatti derivanti dalla presenza di una diga, questi risultati mettono in discussione il loro valore di bioindicatori per questo tipo di impatto. In conclusione, ai fini della conservazione degli habitat lotici montani, l’uso dei macroinvertebrati come bioindicatori dell’impatto delle infrastrutture idroelettriche dovrebbe avvenire con prudenza.

Parole Chiave

Macroinvertebrati; macrobenthos; energia idroelettrica; dighe; montagna; ecosistema acquatico; sostenibilità; fiumi; laghi; pesci; impatto ecologico.