Fonda, F. Idoneità ambientale per la martora (Martes martes) e la faina (Martes foina) sull’arco alpino.

Federica Fonda

Idoneità ambientale per la martora (Martes martes) e la faina (Martes foina) sull’arco alpino.

Rel. Alberto Meriggi, Alessandro Balestrieri, Gianpasquale Chiatante. Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Corso di Laurea magistrale in Scienze della Natura, A.A. 2017/2018.

 

 

 

Abstract

La martora (Martes martes Linnaeus, 1758) e la faina (Martes foina Erxleben, 1777) appartengono alla famiglia dei mustelidi e sono i carnivori simpatrici più simili in Europa. Secondo il principio di Gause, popolazioni stabili di due specie che condividono la stessa nicchia non possono coesistere in una stessa area; devono, quindi, differenziarsi in almeno una delle sue dimensioni. In particolare, per poter convivere devono differire nell’utilizzo delle risorse o devono mostrare una segregazione spaziale o temporale. Di recente, solo poche ricerche hanno affrontato lo studio della selezione dell’habitat di martora e faina in aree di simpatria, per lo più includenti aree molto diverse per condizioni ambientali e, quindi, per disponibilità delle risorse. Sulla base dell’ipotesi che la biodiversità varia tra regioni biogeografiche e che le differenze ecologiche tra le specie sono maggiormente evidenti a larga scala, lo scopo della ricerca è stato quello di analizzare le relazioni ambientali della martora e della faina in un’area omogenea dal punto di vista delle caratteristiche ecologiche, ovvero le Alpi italiane, facenti parte della regione biogeografia alpina. Sono state attivate delle collaborazioni con numerosi Enti per la condivisione dei dati di presenza delle due specie target sull’arco alpino ed è stato possibile raccogliere 1566 dati di faina e 246 di martora. Sono stati realizzati dei modelli di distribuzione delle specie, in particolare utilizzando l’algoritmo della Massima Entropia, meglio noto come MaxEnt. Per individuare in modo più accurato i fattori che maggiormente influiscono sulla selezione dell’habitat da parte di queste specie, sono stati realizzati sia modelli specifici per ciascuna classe di fattori ambientali considerati (uso del suolo, geomorfologia e clima), sia un modello complessivo sviluppato a partire dalle variabili selezionate. Tutte le variabili prese in esame per lo studio dell’idoneità ambientale sono state misurate all’interno di due griglie appositamente create con celle di dimensioni pari all’home range delle due specie (1,4 km2 per la faina; 7,3 km2 per la martora). I risultati ottenuti indicano una parziale segregazione spaziale delle due specie. Infatti, anche in un’area con condizioni ambientali omogenee dove predominano gli ambienti (semi-)naturali, i principali fattori di questa differenziazione sono la selezione delle aree forestali da parte della martora e l’associazione della faina con gli ambienti antropizzati, come riportato per altre zone d’Europa. Oltre che dall’uso del suolo, la distribuzione delle due specie è influenzata dal clima, con la termofila faina associata agli ambienti più caldi e asciutti, mentre la martora a quelli più freddi ad altitudini intermedie. Le collaborazioni avviate costituiscono un primo passo per attivare una rete internazionale di monitoraggio dell’arco alpino e, eventualmente, per pianificare azioni efficaci per la conservazione di questi due mustelidi.

Parole Chiave

Nicchia ecologica, MaxEnt, regione alpina.