Pagani, A. Antropocene: difficoltà e praticità dell’istituzione di una nuova unità stratigrafica.
- 03, 02, 2021
Andrea Pagani
Antropocene: difficoltà e praticità dell’istituzione di una nuova unità stratigrafica.
Rel. Claudia Lupi, Luigi Ausonio Ronchi. Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Scienze della Terra e dell’Ambiente, Corso di Laurea in Scienze Geologiche, A.A. 2019/2020.
Abstract
Sin dalla sua comparsa sul pianeta Terra, l’uomo si è distinto tra le altre specie per le sue particolari caratteristiche evolutive: una capacità di adattamento fuori dal comune, vantaggi evolutivi accumulati in relativamente pochissimo tempo, intelligenza spiccata e una capacità di spostarsi che nessun’altra specie ha mai avuto. In poco tempo il genere Homo si è distribuito in tutti i continenti ad eccezione dell’Antartide, colonizzandoli e utilizzando la sua sempre migliore tecnologia e la sua capacità sociale per piegare l’ambiente secondo i suoi bisogni. L’utilizzo di utensili e di tecniche agricole sempre più complesse, insieme a vari gradi e campi di sviluppo tecnologico, ha permesso la sopravvivenza di Homo sapiens in tutti i contesti ambientali. La comunità scientifica ha evidenziato più volte che l’uomo, man mano che la sua storia avanzava, ha avuto un impatto sempre più importante sulle diverse sfere del pianeta (bio-, lito-, idro-, crio e atmosfera). Il progresso tecnologico ha così cambiato il volto dell’umanità e del pianeta, ma fino a che punto? In questo contesto, nasce il termine “Antropocene” inteso come un intervallo di tempo a partire dal quale l’uomo diventa regista della storia della Terra. Anche se concetti equivalenti erano stati già coniati nei secoli scorsi, questo termine fu utilizzato per la prima volta da Paul Josef Crutzen nel 2000 e dopo nove anni, la sua diffusione era così alta da spingere la Sottocommissione per la Stratigrafia del Quaternario a nominare un Gruppo di Lavoro della International Commission on Stratigraphy (ICS), chiamato Anthropocene Working Group (AWG), preposto alla raccolta di prove relative all’impatto umano sul pianeta Terra, con il preciso obiettivo di formalizzare l’Antropocene come unità geocronologica ufficiale. In questo lavoro di tesi sono riassunti e discussi i progressi compiuti dall’AWG, prendendo in considerazione un numero notevole di lavori scientifici. Particolare enfasi è stata data alle evidenze paleontologiche, geochimiche e storiche che possono permettere la formalizzazione del termine Antropocene secondo i codici della Stratigrafia. Considerati i vincoli necessari al fine di formalizzare ufficialmente le unità stratigrafiche, si evince che l’Epoca Antropocene è particolarmente complessa da definire e da individuare nel record geologico. Nella più cautelativa delle ipotesi, detta Early Anthropogenic Hypotesis, l’inizio dell’Antropocene corrisponderebbe con l’origine e l’espansione delle pratiche agricole e avrebbe una durata massima di 8.000 – 10.000 anni mentre, in una seconda proposta oggi più accreditata, l’inizio dell’Antropocene coinciderebbe con la Grande Accelerazione, che corrisponde al boom economico, sociale e demografico della seconda metà del Novecento. Stratigraficamente, l’inizio dell’Antropocene risalirebbe all’anno 1964, secondo dati dendrocronologici e avrebbe una durata inferiore ai 100 anni. Come facilmente intuibile, tuttavia, in entrambi i casi risulta difficile individuare in successioni rocciose sensu strictu l’inizio di tale epoca. In conclusione, indipendentemente dalla necessità e praticità di codificare tale intervallo di tempo secondo i codici della Stratigrafia, questa tesi ha evidenziato che il termine Antropocene è entrato nell’uso comune e ha il pregio di stimolare la discussione sul sempre più evidente impatto antropico nel sistema Terra. La sua codificazione avrebbe comunque importanti risvolti geopolitici e sociali, come ben dimostrato dall’ampio uso che ne viene già fatto in tutte le discipline della ricerca accademica.
Parole Chiave
Antropocene, Stratigrafia, Inquinamento, Plastica, Microplastiche, Plastiglomerati, Rocce, Sedimenti, Quaternario, Olocene, Megafauna, Estinzione, Agricoltura, Grande Accelerazione.