Saccone, N. Comparazione di tecniche di estrazione sostenibili di composti bioattivi dalle piante.

Niccolò Saccone

Comparazione di tecniche di estrazione sostenibili di composti bioattivi dalle piante.

Rel. Enrico Doria. Università degli Studi di Pavia, Dipartimento di Biologia e Biotecnologie, Corso di Laurea in Scienze Biologiche, A.A. 2019/2020.

 

 

 

Abstract

Con il recente aumento della popolazione globale e una rapida industrializzazione, l’uomo sta affrontando diverse problematiche legate alla salute e all’inquinamento ambientale. Ricerche e studi hanno dimostrato che il maggior quantitativo di prodotti di scarto provengono dall’agricoltura, in particolare da rifiuti di origine vegetale (frutta e verdura). Questi scarti, che possono rappresentare una considerevole porzione della pianta, comprendono bucce, semi, scarti della spremitura di diversi frutti e così via. I ricercatori hanno scoperto che questi rifiuti contengono notevoli quantità di composti bioattivi utilizzabili in diversi settori, come l’industria alimentare, cosmetica e, più importante, quella farmaceutica.
Si può facilmente intuire che una rivelazione del genere abbia suscitato enorme interesse nell’ambito della ricerca, portando così i ricercatori a trovare e sviluppare tecniche per il recupero dei composti bioattivi sempre più efficienti e all’avanguardia.
Nell’elaborato verranno trattate in particolare alcune tra le tecnologie di estrazione di composti bioattivi dagli scarti di frutta e verdura più interessanti e verranno messe in paragone le une con le altre, in modo da capire quali tra queste sono strategie efficaci, economicamente ed ecologicamente sostenibili.

Parole chiave

Sostenibilità, estrazione, enzimi, composti bioattivi.